PROTESI D’ANCA DA REVISIONE
Intervento di revisione della protesi all’anca
Di cosa si tratta
A prescindere dalla tipologia di protesi utilizzata e dalla tecnica chirurgica, le protesi hanno una durata di circa 20 anni. Pertanto, anche sulla base di diversi fattori (età, peso corporeo, livello di attività fisica) che possono influenzare la durata della protesi, potrebbe essere necessario sostituire la protesi a causa dell’usura, specie se la protesi è stata impiantata in persone giovani e attive.
La sostituzione avviene con un nuovo intervento – chiamato intervento di revisione – che usa protesi diverse da quelle che vengono utilizzate come primo impianto, chiamate protesi da revisione. Questo tipo di protesi ha dimensioni e lunghezza maggiori rispetto alle protesi di primo impianto, oltre ad avere anche una diversa sede di ancoraggio all’osso. Spesso il cotile, a causa del consumo dell’osso del bacino, deve essere fissato mediante viti, usando a volte anche dei sostituti ossei per “riempire i buchi”.
Trattandosi di un intervento complesso, è consigliabile che venga eseguito da chirurghi con grande esperienza e che il paziente arrivi all’intervento in buone condizioni di salute.
Per ritardare il più possibile un eventuale intervento di revisione è utile inoltre effettuare sorta di manutenzione della protesi.
Come prendersi cura della propria protesi (“manutenzione”)
- controllo con RX (radiografia) periodico (secondo le indicazioni del chirurgo)
- visita ortopedica di controllo dopo l’intervento alla scadenza di 1 mese, 3 mesi, 6 mesi, 12 mesi e poi ogni 2-3 anni (seguire le indicazioni del chirurgo)
- evitare il sovrappeso
- praticare attività fisica secondo le indicazioni del chirurgo
- non esagerare con l’attività fisica e svolgere esercizi mirati