LESIONI LCA (Legamento Crociato Anteriore)

Cause, sintomi e diagnosi

Il Legamento Crociato Anteriore è uno dei più importanti legamenti stabilizzatori del ginocchio: impedisce la traslazione anteriore della tibia sul femore e soprattutto è il perno centrale che controlla la corretta intra ed extra-rotazione del ginocchio. Il meccanismo traumatico più frequente è il movimento involontario di valgo-rotazione-esterna mentre il piede è fisso al suolo. L’entità ed il tipo di lesione, sono correlati all’intensità del trauma per cui potremmo avere una lesione parziale o totale. Nei traumi ad alta energia rotazionale la lesione del LCA è spesso associata ad una o più lesioni periferiche (ad esempio lesioni di legamento collaterale mediale o laterale, menisco mediale o laterale). Come osservato di recente, tali lesioni avvengono anche in atleti professionisti di grande livello con grosse masse muscolari e adeguata preparazione fisico-atletica.

Nella maggior parte dei casi la rottura del legamento crociato anteriore non è causata da un trauma diretto al ginocchio ma è provocata da movimenti o torsioni (distorsioni) che sollecitano il legamento crociato anteriore in trazione e/o torsione.

I meccanismi traumatici più frequenti sono:

  • movimento involontario di valgo-rotazione-esterna mentre il piede è fisso al suolo, cioè un movimento in cui il piede e la tibia subiscono una rotazione verso l’esterno mentre il femore ruota verso l’interno;
  • distorsione in varo-rotazione interna, cioè un movimento in cui piede e tibia ruotano verso l’interno e il femore verso l’esterno;
  • lesione in iperestensione, tipica del calcio a vuoto con la gamba lanciata ad alta velocità e che può provocare anche lesioni del menisco.

Alcune volte, inoltre, può verificarsi una rottura cosiddetta intra-sinoviale: il legamento crociato anteriore si rompe ma rimane integra la membrana sinoviale che lo avvolge. In questo caso può accadere che dopo circa venti giorni si formi una sorta di piastrone cicatriziale che dona una pseudo-stabilità al ginocchio. Queste condizioni, tuttavia, comportano un alto rischio di subire nuovi traumi distorsivi.

I sintomi

Quando la lesione del LCA è isolata (senza coinvolgimento di altre strutture tipo menischi o legamenti periferici), il paziente avverte una sensazione di un “qualcosa” che si è rotto o che è andato fuori posto, accompagnato da un piccolo rumore di “crack”. Il dolore può anche essere minimo ma, immediatamente dopo, si ha la sensazione di instabilità e di impaccio motorio con limitazione articolare; a volte l’atleta prova a riprendere la competizione, ma ben presto capisce che qualcosa all’interno del suo ginocchio è cambiato, ed è costretto a fermarsi.

Nelle ore successive, l’articolazione può gonfiarsi in maniera più o meno evidente, per via della lacerazione di una piccola arteria presente all’interno del legamento.  Il dolore può essere minimo quando non è associata una lesione periferica. Già dopo pochi giorni (circa 7 giorni) comincia una riduzione della massa muscolare indotta da una alterazione della funzione dell’arto. Il soggetto avverte sensazione di cedimenti ed instabilità articolare soprattutto nei movimenti di rotazione e nei cambi bruschi di direzione.

La diagnosi

Si basa sull’anamnesi riferita dal paziente circa la modalità dell’infortunio e su un accurato esame obiettivo dello specialista ortopedico.

A volte è necessario effettuare un’artrocentesi (aspirazione del versamento) che metterà in evidenza la natura ematica del liquido intrarticolare.

Spesso le manovre cliniche di valutazione sono ostacolate dal paziente per una contrattura muscolare di difesa, per cui non sempre è facile obiettivare negli immediati giorni successivi al trauma l’entità del danno. Le manovre semeiologiche eseguite dallo specialista sono volte alla valutazione dell’integrità o meno del legamento.

L’esame radiografico è importante per valutare eventuali lesioni ossee, in particolare delle spine intercondiloidee, ma l’indagine di scelta rimane la Risonanza Magnetica con la quale è possibile valutare l’entità del danno e le eventuali lesioni periferiche associate.