Conflitto femoro-acetabolare nel tennis: il caso Andy Murray

Di quanto le patologie dell’anca siano complesse e di quali possano essere i loro decorsi, è balzato agli occhi in questi giorni con la vicenda del pluricampione britannico Andy Murray. Considerato uno dei tennisti più dotati del nuovo millennio, Murray ha dichiarato, in una coinvolgente conferenza stampa, la sua decisione di ritirarsi dal Tennis. «Soffre di un grave conflitto femoro-acetabolare» commenta il dottor Claudio Manzini, Responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia I degli Istituti Clinici Zucchi a Monza.

Nella conferenza stampa alla quale ha partecipato e che per numerose volte ha interrotto per placare la sua più che evidente commozione, il 31enne di Dunblane ha dichiarato che la malattia che lo affligge da tempo non gli permette nemmeno di allacciarsi le scarpe o di indossare i calzini senza che l’azione gli causi un forte dolore. «Questo caso ha posto in evidenza l’importanza di un adeguato periodo di riposo e di una corretta riabilitazione post-operatoria in caso di patologie all’anca e ortopediche in genere. Il tennis ad alti livelli in particolare è un’attività davvero stressante per l’articolazione dell’anca» dice il dottor Claudio Manzini, nel ricordare uno dei casi da lui trattati con successo, quello di un istruttore e giocatore professionista di tennis affetto da artrosi all’anca. «Nel caso di Nando, raccontatovi qualche settimana fa, l’artrosi era stata causata dall’intensa attività fisica e da una sua particolare predisposizione ereditaria. La patologia era stata trattata e risolta dapprima chirurgicamente e poi con un’adeguata fisioterapia post-operatoria unita a un sano e corretto stile di vita».

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Tennis, ecco cos’è il conflitto femoro-acetabolare

Il conflitto femoro-acetabolare è causato da piccole anomalie ossee sulle porzioni ossee peri-articolari. Dislocate tanto sul collo del femore, quanto sul versante acetabolare dell’osso iliaco (quindi sul bacino), tali anomalie hanno come conseguenza una non perfetta anatomia e quindi una possibile rapida usura dell’articolazione dell’anca (femore-bacino). Esistono due tipi di conflitto femoro acetabolare: il tipo Pincer e il tipo Cam in base a se prevale una anomalia del bacino o del collo femorale. Esistono inoltre le forme miste Pincer-Cam.

Dopo un grande entusiasmo iniziale in seguito alla “scoperta” di questa patologia – seguito globalmente da un eccesso di diagnosi – negli ultimi anni il ruolo del conflitto femoro-acetabolare è stato notevolmente ridotto. Questa patologia esiste sì, ma i casi di reale conflitto sono abbastanza rari: bisogna stare attenti a che un dolore di natura tendinea o muscolare o legamentosa non venga etichettato come conflitto soltanto perché il paziente “è giovane, ha male all’anca e ha una radiografia con una morfologia lievemente alterata”.

La terapia è l’artroscopia dell’anca che è un intervento invasivo e impegnativo per il paziente e che inoltre da risultati non troppo soddisfacenti. Ci tengo quindi a ribadire che questo è un trattamento destinato a casi gravi e reali di conflitto come quello del tennista Andy Murray, dove tra l’altro, purtroppo, il trattamento non è stato risolutivo.

In tutti quei casi di leggeri dolori all’anca in pazienti giovani con una conformazione alla radiografia che potrebbe suggerire un leggero conflitto, la gestione è sicuramente più tranquilla e si escludono generalmente le operazioni chirurgiche. In questi casi è sicuramente fare esercizi di tonificazione muscolare e soprattutto lo stretching delle anche con movimenti di allungamento in intrarotazione ed extrarotazione al fine di mantenere una buona sfericità delle teste femorali.

Il caso Andy Murray

Costretto prima a un periodo di riposo e sottoposto successivamente a un intervento chirurgico, Murray ha affermato che l’operazione non è servita a ridurre il forte dolore all’anca. Nonostante tutto il campione ha presenziato agli Australian Open ma alla partita di debutto contro Roberto Bautista Agut ha dovuto cedere con punteggio di 6-4, 6-4, 6-7, 6-7, 6-2 in oltre quattro ore di gioco. Dopo 11 finali del Grande Slam giocate e 3 vinte (US Open 2012, Wimbledon 2013 e 2016), 2 medaglie d’oro olimpiche (Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016), 663 vittorie nel circuito ATP, 29 vittorie complessive contro Roger Federer, Rafael Nadal and Novak Djokovic e 47,887,068 sterline vinte in vari montepremi, il pluricampione, dall’Australia, ha dichiarato di volersi ritirare dal mondo del Tennis.