Osteoporosi, uomini e donne hanno lo stesso rischio di svilupparla
Molte persone sono convinte che l’osteoporosi sia una malattia che colpisce prevalentemente le donne, specie dopo la menopausa. In realtà, non è così semplice. Il commento è a cura del dottor Claudio Manzini, Responsabile Ortopedia e Traumatologia di Istituti Clinici Zucchi a Monza.
L’osteoporosi è una patologia che rende le ossa più fragili e le espone al rischio di frattura. Contrariamente a quanto si pensa, però, alcuni dati hanno messo in evidenza che gli uomini con osteoporosi fino a 65 anni sono il 61,5% dei casi, e solo dopo questa età le donne conquistano il primato, raggiungendo l’80%.
Osteoporosi, quali sono i fattori di rischio?
Non si tratta quindi solo di una questione di genere: oltre ai fattori ormonali, che dopo la menopausa incrementano nelle donne il rischio di sviluppare l’osteoporosi, bisogna prestare attenzione anche agli stili di vita. «L’insorgenza dell’osteoporosi – spiega il dottor Claudio Manzini, Responsabile Ortopedia e Traumatologia di Istituti Clinici Zucchi a Monza – può avvenire anche in giovane età e i fattori di rischio possono essere diversi. Obesità, sedentarietà, diabete e anche eccessivo consumo di alcolici, sono tutti fattori che incidono negativamente sullo stato di salute delle ossa, aumentando il rischio di perdita di densità e qualità ossea. In pratica, lo stile di vita è tra i fattori responsabili dello “svuotamento” delle ossa causate dall’osteoporosi. Invece, un corretto stile di vita che comprenda una sana e varia alimentazione, il regolare esercizio fisico e il controllo del peso corporeo, è una delle armi vincenti nella prevenzione dell’osteoporosi e delle fratture ad essa correlate».