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Interventi di chirurgia ortopedica e la paura: una mia riflessione

Avere ansia prima degli interventi di chirurgia ortopedica e traumatologica a ginocchia, anche o spalle è normale. Ma oggigiorno gli standard sono tali da consentire a paziente e chirurgo una maggiore serenità

 

L’ansia prima di interventi elettivi di chirurgia ortopedica, ovvero programmati, a ginocchia, anca o spalle è del tutto normale.

E’ parte della natura umana avere paura, ma è bene anche affrontare quest’ultima e razionalizzarla per comprendere che in vista di certe operazioni non c’è poi troppo da temere.

Le principali domande dei pazienti prima degli interventi di chirurgia ortopedica

La paura è un sentimento insito nella natura degli esseri viventi e serve per la conservazione della specie. In vista di una operazione è più che comprensibile avere paura: sarebbe da “incoscienti” affrontare una operazione in totale e assoluta serenità.

La paura, in questi casi, è una “paura del buio”, dell’ignoto.

  • Quali saranno le mie condizioni cliniche dopo l’operazione?
  • Tornerò a stare meglio di prima?
  • Si verificheranno imprevisti in sala operatoria?

Sono tutte domande lecite prima degli interventi di chirurgia ortopedica!

Pensate che anche il chirurgo ha un po’ di ansia durante ogni intervento. Perché ogni paziente e ogni operazione è diversa dalla precedente e ci possono essere imprevisti dietro l’angolo.

Questa lieve paura, nel mio caso, mi induce ad essere moderato nelle indicazioni chirurgiche (come dico spesso, l’intervento chirurgico è quasi sempre l’ultima spiaggia!) e mi permette di essere più prudente ed accurato per evitare al massimo le complicanze.

Questo sentimento di attenta e prudente presa in carico del paziente aumenta ulteriormente se penso che il paziente sul lettino operatorio è anestetizzato e quindi impossibilitato a “difendersi” dalla “aggressione chirurgica”.

Non spaventatevi leggendo queste parole. Però, a ben pensarci, il chirurgo ha in mano bisturi, pinze e altri arnesi che vanno ad aggredire il corpo del paziente. Questo atto chirurgico ha però uno scopo ben definito: quello far tornare il paziente ad una condizione migliore di quella precedente all’intervento.

Ecco perché queste paure rispetto ad interventi di chirurgia ortopedica e traumatolgica sono normali, ma vanno affrontate per poter stare poi meglio.

A proposito di interventi di ortopedia elettiva…

In particolare, gli interventi di ortopedia elettiva (cioè quelli programmati) sono operazioni relativamente sicure per i protocolli in merito alla sicurezza. E anche perché, non trattandosi di situazioni di emergenze improvvise, il medico è già pronto per affrontare ciò che si troverà di fronte.

Quest’ultimo aspetto infatti gioca decisamente a tuo vantaggio in quanto lo specialista che effettuerà l’operazione, avrà già ben chiaro il quadro clinico che si trova di fronte e sarà già quindi in grado di organizzare l’intervento in ogni dettaglio, dato che il paziente preventivamente avrà eseguito tutta una serie di esami strumentali e valutazioni cliniche.

Per questa ragione è bene non farsi sopraffare dall’ansia al punto di mettere a rischio l’operazione stessa.

In questi termini potrebbe risultare estremamente utile a placare questo senso di tensione, parlando direttamente con l’ortopedico che si occuperà dell’intervento. Esporre dubbi e perplessità, ma anche paure, evitando di documentarsi sul web in maniera ossessiva, ma affidandosi direttamente al proprio specialista di riferimento che, tenendo conto del tuo quadro clinico, ti potrà dare tutte le risposte del caso.

Il rapporto con il medico rappresenta un punto chiave in questi termini: la fiducia in questa figura infatti è fondamentale perché il paziente si senta calmo e soprattutto affronti l’intervento con una certa serenità.

Quali sono le 4 principali paure prima di un intervento chirurgico?

 

L’anestesia

Probabilmente è l’aspetto che maggiormente risveglia un senso di ansia nei pazienti. È bene ricordare che questa procedura è costantemente monitorata e seguita dal medico anestesista per tutta la durata dell’intervento, con l’ausilio di appositi macchinari. Pertanto che si tratti di anestesia totale, locale o peridurale non vi sono grossi rischi in questi termini. Forse la maggior paura è connessa al dover apporre la propria firma al “consenso informato”, che è in realtà puramente una prassi in quanto non rappresenta uno scarico di responsabilità di medici e anestesisti, bensì il contrario, attestando che gli stessi hanno informato il paziente in merito a quanto accadrà in sala operatoria. Tenete conto inoltre che oggigiorno la maggior parte degli interventi agli arti vengono effettuati con anestesie loco-regionali (ad esempio solo le gambe o solo un braccio) con il paziente sveglio o, se lui stesso preferisse, in stato di blanda sedazione.

 

Il dolore dopo l’intervento

Si presuppone che dopo l’operazione si potrebbe provare un fastidio più o meno intenso. In primis è bene ricordare che non saranno certo dolori insopportabili e, in secondo luogo, che potranno essere somministrati antidolorifici per alleviare il dolore. Teniamo presente inoltre che il dolore sarà temporaneo e comunque funzionale alla risoluzione di una condizione ben più dolorosa, invalidante e cronica. Questo dolore sarà transitorio per poi consentirci di tornare ad una condizione migliore di quella precedente all’intervento. Questo soprattutto è valido per la chirurgia in elezione come ad esempio le protesi per l’artrosi. Un po’ meno valida la questione per i grossi traumi e le fratture. In questi casi il paziente si ritrova da una condizione magari di pieno benessere ad avere, ad esempio, una tibia rotta che ci impoega mesi per la guarigione. In questo caso il dolore sarà sicuramente più fastidioso e invalidante, soprattutto se confrontata con la condizione pre-trauma. Ma bisogna pensare che i fastidi sono legati soprattutto al trauma in sé, più che all’operazione chirurgica traumatologica volta ad “aggiustare” la parte danneggiata.

 

Il risultato finale

Del tutto lecita, in merito all’esito più o meno risolutivo dell’intervento. Affidandoti a uno specialista esperto potrai vivere con maggior serenità questo aspetto. Un chirurgo esperto che si dedica alla chirurgia solo di due o tre articolazioni nello specifico conosce bene come operare e sa anche, soprattutto, come gestire le eventuali complicanze che si potrebbero verificare durante l’intervento.

 

Le cicatrici visibili

Seppur per qualcuno possa non essere un fattore importante, per altri particolarmente attenti al proprio aspetto estetico potrebbe far paura. La chirurgia ha fatto passi da gigante in questi termini e molto spesso gli interventi prevedono incisioni di pochi centimetri, pertanto potrebbe anche non vedersi per nulla e, nel caso fosse evidente, ricordati che è stata funzionale per risolvere un disturbo che non ti permetteva di compiere gesti, movimenti quotidiani o praticare sport.