Ho l’artrite oppure l’artrosi?
Come riconoscerle e quali differenze ci sono fra artrite e artrosi…
Artriti o artrosi. Quali sono le differenze e come riconoscerle? Fare confusione tra artrite e artrosi è piuttosto comune, ecco perché in questo articolo proverò a chiarire questo concetto parlando anche di artrite reumatoide e della differenza tra patologie degenerative e infiammatorie.
Iniziamo subito col dire che artrosi e artrite sono due patologie causate da meccanismi differenti che però qualche volta possono sovrapporsi creando dei quadri di patologia mista.
Il concetto da cui partire per comprendere bene le differenze è il seguente. In medicina tutte le patologie il cui nome finisce in “-osi” sono malattie su base degenerativa (che significa che c’è una progressiva usura e distruzione di una componente dell’organismo). Le patologie che terminano in “-ite” sono invece malattie infiammatorie dove il problema è causato dal sistema immunitario che, con le sue cellule, crea infiammazione in un certo distretto corporeo). Il prefisso “artr-” invece sta ad indicare la pertinenza delle articolazioni.
In questo modo risulta evidente che l’artrosi è una patologia degenerativa delle articolazioni, mentre l’artrite è una patologia infiammatoria delle stesse. Il fatto che il meccanismo alla base del problema sia differente, fa sì che i sintomi siano un po’ diversi.
Come riconoscere l’artrosi
Come appena detto, l’artrosi è una patologia che porta alla degenerazione delle articolazioni e che inizia con l’usura della cartilagine articolare, componente fondamentale per uno scorrimento fluido e indolore delle ossa. Questo problema si presenta per sollecitazioni abnormi su articolazioni normali oppure per sollecitazioni normali su articolazioni anomale ( ad esempio anca displasica, ginocchio con grave deviazione in varo o valgo). Il dolore può essere molto intenso e tipicamente aumenta con l’ esercizio fisico e migliora col riposo. Le articolazioni più colpite da artrosi sono le ginocchia, le anche, le spalle, la colonna vertebrale e le mani ( in particolare la radice del pollice – con la rizoartrosi – e le dita nell’articolazione tra le falangi più piccole – con la formazione di noduli duri detti noduli di Heberden).
I fattori di rischio sono il sovraccarico articolare (come lo sport ad alto livello), le anomalie articolari e le fratture di ossa nella zona articolare – che possono causare l’artrosi post-traumatica.
Dopo l’iniziale degenerazione della cartilagine, può sovrapporsi un quadro infiammatorio perché i resti di cartilagine e membrana sinoviale usurati si accumulano in articolazione e richiamano le cellule dell’infiammazione.
Come curare l’artrosi: le terapie
La terapia dell’artrosi è a base di condroprotettori, anti infiammatori, fisioterapia, blandi esercizi fisici e, quando l’usura è avanzata con compromissione della deambulazione, la sostituzione protesica.
Come riconoscere l’artrite
L’artrite invece è una malattia infiammatoria causata da un’anomala attività del sistema immunitario che, come impazzito, riconosce come estranei le componenti articolari.
La più famosa forma di artrite nella popolazione è l’artrite reumatoide nella quale il danno infiammatorio parte dalla sinovia (la membrana che avvolge le articolazioni).
La sinovia, infiammata ed inspessita, richiama le cellule immunitarie e fa gonfiare l’articolazione, provocando dolore. Il dolore è particolare: compare più spesso al mattino, associato a una sensazione di rigidità che dura circa 20-30 minuti dopo il risveglio. Questi sintomi tendono a migliorare col movimento, attivando l’articolazione. L’artrite colpisce potenzialmente tutte le articolazioni, ma quelle più spesso coinvolte sono le piccole articolazioni di mani e piedi, con formazione di noduli di Bouchard alle mani e gravi deformità delle dita. La fase infiammatoria – col dolore – può essere intermittente ma causa una inesorabile progressione verso l’erosione dei capi articolari con progressiva disabilità. La fase infiammatoria può essere migrante e colpire diverse articolazioni nei vari episodi.
Esistono inoltre forme particolari che ad esempio possono colpire una sola articolazione compromettendola ma senza poi andare a colpire altri distretti.
Come curare l’artrite: le terapie
Per l’artrite reumatoide la terapia si basa su farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) e steroidei, associati a degli immunosoppressori (come ad esempio il Metotrexate) o anche su nuovi farmaci biologici immunomodulatori con degli specifici target molecolari, ma qui si entra in un campo reumatologico. Se ad essere colpita è un’articolazione protesizzabile e l’articolazione viene gravemente “distrutta” si procederà infine a protesi, anche se è un’evenienza non così frequente.»
Un’ultima curiosità
Il “trucco” linguistico che ho svelato all’inizio dell’articolo è piuttosto utile e immediato per comprendere la differenza principale tra artrite e artrosi. Ma devi sapere che tutte queste apparenti complicazioni di tipo “vocabolaristico” non esistono nel mondo anglosassone, dove con il termine osteoarthritis si riferiscono a qualunque quadro patologico che causi una distruzione articolare di osso e cartilagine, che sia esso artrite o artrosi.